FAQ

L’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), è la banca dati nazionale nella quale sono migrati tutti i Comuni italiani.

ANPR è istituita presso il Ministero dell’Interno come previsto dal Decreto Legislativo 07/03/2005, n. 82, art. 62.

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10/11/2014, n.194 stabilisce i requisiti di sicurezza, le funzionalità per la gestione degli adempimenti di natura anagrafica, le modalità d'integrazione con i diversi sistemi gestionali e i servizi da fornire alle Pubbliche Amministrazioni ed enti che erogano pubblici servizi che, a tal fine, dovranno sottoscrivere accordi di servizio con lo stesso Ministero.

ANPR non è solo una banca dati ma un sistema integrato che consente ai Comuni di svolgere i servizi anagrafici ma anche di consultare o estrarre dati, monitorare le attività, effettuare statistiche.

ANPR consentirà di evitare duplicazioni di comunicazione con le Pubbliche Amministrazioni, garantire maggiore certezza e qualità al dato anagrafico, semplificare le operazioni di cambio di residenza, emigrazione, immigrazione, censimento, e molto altro ancora.

La posta elettronica certificata (PEC) è un sistema di posta elettronica grazie il quale si invia documentazione elettronica con valenza legale che attesta l'invio e la consegna di documenti informatici.

Certificare l'invio e la ricezione - i due momenti fondamentali nella trasmissione dei documenti informatici - significa fornire al mittente, dal proprio gestore di posta, una ricevuta che costituisce prova legale dell'avvenuta spedizione del messaggio e dell'eventuale documentazione allegata. Allo stesso modo, quando il messaggio arriva al destinatario, il gestore invia al mittente la ricevuta di avvenuta (o mancata) consegna con precisa indicazione temporale. Se il mittente smarrisce le ricevute, la traccia informatica delle operazioni svolte, conservata per legge per un periodo di 30 mesi, consente la riproduzione, con lo stesso valore giuridico, delle ricevute stesse.

Per avere pieno valore legale, l'invio e la ricezione di un messaggio di posta elettronica certificata devono avvenire tra due caselle PEC. In altre parole, da una casella di PEC posso inviare e-mail a qualsiasi indirizzo, ma avrò una ricevuta di avvenuta consegna, paragonabile a una ricevuta di ritorno di una raccomandata A/R, solo se l'invio avverrà verso un'altra casella PEC.

La differenza è definita dal Codice Civile:

  • la residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale
  • il domicilio di una persona è nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi

L’ISE (Indicatore della Situazione Economica) e l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) sono due parametri che permettono di valutare, in modo sintetico, le condizioni economiche delle famiglie che chiedono prestazioni sociali agevolate o l’accesso agevolato ai servizi di pubblica utilità, cioè prestazioni la cui erogazione dipende dalla situazione economica del richiedente.

L’ISE riguarda la situazione economica familiare nel suo complesso.

L’ISEE scaturisce, invece, dal rapporto tra l'ISE e il parametro derivato dalla Scala di Equivalenzain base:

  • al numero dei componenti del nucleo familiare
  • alla tipologia del nucleo: con inabili, un solo genitore, ecc.

Puoi utilizzare le modalità indicate sul sito del Ministero dell'Interno www.cartaidentita.interno.gov.it:

  • Modalità "desktop", la firma elettronica avviene mediante un computer a cui è collegato un lettore di smart card NFC o contactless, previa installazione del Software CIE
  • Modalità "mobile", la firma elettronica avviene mediante uno smartphone dotato di interfaccia NFC e dell’app CieSign (disponibile su Google Play e App Store)

Perché si avvia questo progetto?

L’introduzione del nuovo sistema ha un duplice scopo:

    • ridurre la produzione del rifiuto indifferenziato e migliorare la raccolta differenziata
    • attivare un sistema che consenta di attribuire in modo più equo ad ogni utenza l’effettivo quantitativo di rifiuti indifferenziati prodotti.

Il nuovo sistema riguarda solo la frazione secca dei rifiuti, vale a dire il rifiuto che oggi viene raccolto con il sacco trasparente. Per le altre raccolte domiciliari (carta, vetro, plastica, frazione organica) tutto rimarrà invariato.

Come si effettuerà la raccolta ?

Il rifiuto secco indifferenziato dovrà essere conferito in appositi bidoncini o cassonetti di volume variabile dotati di microchip. All’interno dei contenitori i rifiuti non potranno essere sfusi, ma dovranno essere inseriti in un sacchetto chiuso di qualsiasi tipo. Il contenitore dovrà essere esposto solo quando sarà pieno, non prima delle ore 20 del giorno precedente di quello stabilito per la raccolta o prima delle ore 6,00 del giorno della raccolta. Il contenitore esposto dovrà essere completamente chiuso e dovrà essere ritirato il prima possibile dopo lo svuotamento.

Che funzione ha il microchip?

Il microchip consentirà di associare ogni bidoncino ad una specifica utenza domestica o utenza non domestica. Quindi il bidoncino non potrà essere ceduto o scambiato tra utenti! Il microchip consentirà di contare, tramite un lettore automatico montato sui mezzi adibiti alla raccolta, il numero di svuotamenti che ogni utenza totalizzerà nel corso dell’anno.

Dove posso ritirare il contenitore microchippato?

Il ritiro del contenitore microchippato, se successivo alla consegna iniziale e per le nuove residenze, si effettua presso gli uffici comunali presentando un documento di identità valido dell’intestatario dell’iscrizione a ruolo (dichiarazione TARI).

Non posso ritirare il contenitore microchippato di persona, posso mandare qualcuno al posto mio?

Sì, è consentito delegare una persona di fiducia che dovrà presentarsi agli uffici comunali con delega scritta e firmata dall’intestatario dell’iscrizione a ruolo (dichiarazione TARI) e un documento d’identità valido.

Non ho ricevuto la lettera per il ritiro del contenitore microchippato, cosa devo fare?

Deve recarsi presso gli uffici comunali presentando un documento di identità valido.

Se mi rubano il contenitore microchippato cosa devo fare?

È necessario presentarsi presso gli uffici comunali con la relativa denuncia di furto/smarrimento e con un documento valido dell’intestatario dell’iscrizione a ruolo (dichiarazione TARI) per procedere alla ri-consegna con relativa registrazione del nuovo codice.

Se si rompe il contenitore microchippato cosa devo fare?

È necessario presentarsi presso gli uffici comunali con il contenitore microchippato rotto e con un documento valido dell’intestatario dell’iscrizione a ruolo (dichiarazione TARI) per procedere alla sostituzione con relativa registrazione del nuovo codice.

Posso usare un sacchetto all’interno del contenitore microchippato?

Sì, è necessario utilizzare sacchetti nei quali inserire i rifiuti sia per mantenere pulito il contenitore microchippato che per agevolare l’operatore nello svuotamento. È consentito l’uso di qualsiasi tipo di sacchetto ed è possibile usare più sacchetti.

Quante volte posso esporre il contenitore microchippato?

Non ci sono limiti massimi di esposizione: posso metterlo fuori ogni volta che voglio, anche tutte le settimane, tenendo conto che ad ogni esposizione corrisponderà una registrazione e, di conseguenza, un addebito sulla quota variabile della TARI.

Cosa devo mettere nel contenitore microchippato?

Tutti i rifiuti indifferenziati indicati nell’opuscolo consegnato unitamente ai contenitori con il microchip.

Con che frequenza devo esporre esporre il contenitore con microchip?

Il contenitore microchippato va esposto quando sarà pieno perché verrà registrato 1 conferimento “vuoto per pieno”. Se lo espongo pieno per metà pagherò comunque per 1. Con una corretta differenziazione il rifiuto secco può essere ridotto di molto.

In quale giorno devo mettere fuori il contenitore microchippato?

Il giorno del ritiro non cambierà rispetto alla situazione attuale. Il contenitore microchippato va esposto, per motivi di organizzazione e di decoro, dopo le ore 20 del giorno antecedente il giorno di raccolta o prima delle ore 6,00 del giorno di raccolta. I rifiuti esposti dopo le ore 6 potrebbero non essere ritirati perché il programma di ritiro segue un orario prestabilito. Esempio: se espongo il contenitore microchippato alle ore 10 e l’operatore è già passato il ritiro non può essere garantito.

Quanto posso riempire il contenitore microchippato?

Il contenitore microchippato può essere riempito al limite del volume consentito, è tollerato il coperchio leggermente sollevato solo a causa di ingombri poco riducibili (es. tappeti, gommapiuma, ecc.). In caso di “contenitore strapieno” verrà fatta una segnalazione agli uffici comunali che provvederanno a contattare l’utente per fornire chiarimenti in merito al corretto conferimento. Sacchi sfusi all’esterno del contenitore non saranno raccolti.

Se mi dimentico di esporlo, posso portare il contenitore microchippato al centro di raccolta comunale?

No, secondo la normativa non è consentito portare la frazione del "rifiuto secco residuo" al centro di raccolta. Il contenitore microchippato dovrà essere esposto il giorno di passaggio successivo.

Si pagheranno i rifiuti in base agli svuotamenti effettuati?

Per l’anno 2024 non ci sarà alcuna variazione nel calcolo della tariffa rifiuti. A partire dal 2025 la TARI sarà calcolata in base al numero degli svuotamenti totalizzati dal singolo utente nell’anno 2024. Il numero di svuotamenti non sarà però l’unico parametro utilizzato per il calcolo della tariffa in quanto verranno considerati anche le superfici ed il numero dei componenti il nucleo famigliare.

Ho dei bambini piccoli, come devo fare con i pannolini? Nella mia famiglia ho persone che necessitano dell’uso di presidi sanitari. Come devo fare? Pagherò di più?

Alle famiglie con uno o più bambini al di sotto dei 3 anni verrà fornito un apposito contenitore (oltre a quello che verrà distribuito a tutte le utenze) dedicato alla raccolta dei pannolini, che verrà svuotato nel medesimo giorno della raccolta generale. Il servizio non genererà ulteriori costi a carico dell’utente che ne usufruisce, sino al compimento del terzo anno di età del bambino/a. In sostanza gli svuotamenti di tale contenitori non verranno conteggiati ai fine della elaborazione della TARI dell’utenza. Al compimento del terzo anno di età il contenitore dovrà essere restituito (perfettamente lavato) al Comune.

Anche nel caso della presenza di persone che necessitano dell’uso di presidi sanitari (pannolini, pannoloni, traverse, cateteri) si applicherà lo stesso meccanismo, con la fornitura di un contenitore dedicato, fornito dietro specifica richiesta scritta dell’utente al Comune. Al venir meno della necessità del suo utilizzo il contenitore dovrà essere restituito ( perfettamente lavato) al Comune.

Posso mettere nel contenitore microchippato anche pannoloni e assorbenti per tutelare maggiormente la mia privacy?

Sì, è consentito, tenendo conto che ad ogni esposizione corrisponderà una registrazione e, di conseguenza, un addebito sulla quota variabile della TARI.

Se il mio vicino mette qualcosa nel mio contenitore microchippato, pago di più?

No.

Se non metto mai fuori il contenitore microchippato cosa succede?

Tutte le utenze saranno monitorate per verificare “chi fa cosa” e per individuare le utenze che, senza un motivo valido (residenza temporanea all’estero, ricovero temporaneo presso
struttura socio-sanitaria, ecc.), non espongono mai il contenitore microchippato.

Ho sentito che ci sono degli svuotamenti minimi, è vero?

Sì, ogni utenza avrà un numero minimo di svuotamenti/anno che vengono calcolati sulla base del totale del rifiuto secco residuo prodotto e parametrato al numero di componenti della famiglia (utenze domestiche) o al coefficiente di produzione dell’azienda/ufficio/negozio (coefficiente Kd per le utenze non domestiche).

Faccio il compostaggio domestico, cambia qualcosa con la TARI PUNTUALE?

No, resta invariata la possibilità di avere la detrazione, è tuttavia necessario recarsi in Comune per iscriversi all’Albo dei Compostatori come prevede la recente normativa, che ha istituito una serie di monitoraggi più stringenti per verificare l’effettiva attività di compostaggio e, di conseguenza, le condizioni necessarie per poter ottenere la relativa detrazione.

Abito in un condominio molto grande, quindi ogni giorno di raccolta avremo fuori tutti i contenitori?

No. Ogni utenza esporrà il contenitore microchippato solo ed esclusivamente quando sarà pieno, dunque si verificherà un avvicendamento ciclico che seguirà le normali abitudini degli utenti, tenendo conto che ad ogni esposizione corrisponde un addebito. Dai risultati analizzati in altri Comuni si ha una percentuale di esposizione del 30% circa sul totale dei condomini.

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